Trincar-Virtus Cava 13° Giornata di campionato
Bellico 6: Non parte titolare, Adriana le preferisce Simona e Claudia, segno chiaro di un periodo di forma non esaltante. Marica fatica ultimamente a trovare una condizione psico-fisica accettabile e consona alla categoria, ogni tanto in fase di attacco porta qualche punto a casa, ma il suo muro ultimamente sembra essere troppo leggerino per essere d’aiuto alla squadra. Adriana la inserisce nel secondo set sul punteggio di 8-18 e nel quarto 10-11 al posto prima di Simona e poi di Roby, ma Marica si vede solo un po’ nel quarto, tanto da meritarsi la conferma nel quinto e decisivo set. Poca Marica insomma, però merita la sufficienza perché quando è stata chiamata in causa non ha sfigurato e ha dato il suo contributo, dimostrando di essere in ogni caso pronta senza eccessivo bisogno di ambientamento ad un match così delicato.
Alessia 3: Molto male Alessia in questa partita, anche per lei non un periodo sportivamente felicissimo, nonostante la sua serietà, professionalità, simpatia, mai una parola fuori posto, nelle ultime partite ormai non riesce ad avere un peso specifico nella squadra. Salta anche l’amichevole per motivi di studio (importanti) chiedendo a Laura gli straordinari e ha sempre belle parole per tutti, però sabato non c’era né con la testa né con le gambe. Tenuta in campo un set e mezzo, il primo fino al 20-20 ed il secondo fino al 4-11, sarà pur vero che la squadra nei primi due set non c’era, ma lei ha fatto davvero troppo poco, la squadra non girava, le sue scelte spesso sono risultate sbagliate o fuori luogo ed anche non eccedendo nei personalismi,non è mai stata in grado di rendere l’Ancis imprevedibile o di sorprendere l’avversario, il suo è stato un gioco statico e poco proficuo, infatti poi non è più entrata. Speriamo di recuperarla perché in ogni ruolo abbiamo bisogno di giocatrici che sappiano alternarsi e dare quel qualcosa in più, questa Alessia è una lontana parente di quella ammirata poco più di un mese fa.
Maria 6.5: Utile ed importante. “Petrusinu ogni minestra” direbbero i francesi J, si perché Adriana la inserisce quasi in ogni set, nel primo al posto della “Roby opposta”, ancora nel secondo al posto di Roby, nel quarto al posto di Giorgia e sul finale anche del quinto set. Lei ogni volta aiuta ad aggiustare la ricezione, sa difendere, fa rifiatare l’opposto di turno, dà sicurezza, non inventa cose improponibili, fa solo quello che sa fare e lo fa in maniera giusta ed appropriata, lavora sempre in silenzio senza richieste e mai fuori luogo, solo tanto amore per questo sport…AMMIREVOLE…..forse è il cambio che proprio a Salerno ci è mancato e che ci avrebbe permesso di uscire da tante situazioni difficili ed al quanto complicate…davvero brava, nonostante i tanti pensieri del “piccolo” che occuperebbero costantemente la mente di chiunque.
Giovanna 6: Un gran contributo, non in fase realizzativa perché nonostante abbia portato a casa vari punti, ha fatto anche troppi errori, quante palle picchiate e spedite alle stelle o muri in faccia, però si è fatto il cosiddetto “sederino” a disposizione di Adriana, posto 4, opposto, posto 4, opposto in relazione alla posizione di Roby ed alla presenza di Claudia o Giorgia in campo. Sempre in condizione precarie riesce comunque a dare quello che può, anche se conoscendo le doti tecniche, contro un avversario di così modesta entità avrebbe dovuto far i “buchi a terra”, però ha fatto tanto lavoro sporco per la squadra e come si suol dire qualcuno doveva pur farlo. Riesce a mettere la sua firma a questa partita impensierendo a corrente alternata gli avversari, peccato per l’infortunio perché le manca trovare un po’ di continuità e convinzione nei propri mezzi.
Claudia 5: Meglio rispetto all’inizio della stagione, sta lavorando tanto, sta cercando di trovare il giusto peso forma per essere più veloce sotto rete, ma le manca la giusta cattiveria agonistica che da quando la conosco non ha mai avuto, però cerca di sopperire con sacrificio e dedizione. Adry le concede i primi due set perché nel finale con il Salerno e nell’amichevole era sembrata molto più convincente di Marica e per poter spostare Roby opposto, vista la poca “vena” realizzativa di Giorgia. Purtroppo Claudia stecca l’opportunità che le viene concessa in una partita così importante, davvero peccato perché il suo campionato avrebbe potuto prendere un’altra piega, ma non bisogna scoraggiarsi, c’è un intero girone di ritorno per dimostrare che le ultime sensazioni erano giuste, con la giusta dose di cattiveria e “cazzimma”.
Simona 6.5: Ben tornato CAPITANO!!!!..... finalmente Simona. Per carità in 13 anni di Ancis ho visto partite migliori di Simona, però ha messo grinta, voglia, determinazione, in alcuni tratti è riuscita a trascinare con la sua “appartenenza Villaricchese”, il suo sentir questa maglia come seconda pelle. Non c’è niente da fare, al centro si sente la sua presenza, è fondamentale, nonostante fossimo pieni in quel ruolo più di altri ruoli, finalmente con lei vediamo qualche muro, vediamo cattiveria agonistica, vediamo negli occhi tensione positiva e grinta, peccato per le battute, perché tranne i 6 punti consecutivi del quinto set, io ricordo la sua bella battuta forte e che mette in difficoltà l’avversario, mentre sabato spesso è stata troppo dolce con gli avversari mentre la dolcezza va bene fuori dal campo, DENTRO NESSUNA PIETA’…L’AVVERSARIO E’ FIGLIO DI …………. J. In ogni caso è un buon ritorno nel suo ruolo classico e speriamo che essendo sempre più invadente a muro (ma senza invasioni) e con un po’ di attenzione alle palle corte, dove a volte si addormenta, possa davvero trascinare la squadra…..
Giorgia 6: I primi due set per lei sono di riposo, perché onestamente nelle ultime prestazioni, campionato ed amichevole, Giorgia è stata inguardabile, ha problemi fisici e si nota, ma anche se non so i fatti di Giorgia e non sono cose che mi riguardano, con la testa non c’è, non salta, non tira mai convinta e nel 90% dei casi la palla va direttamente in rete senza bisogno del muro, poi il destino e la sua voglia forse, fanno in modo che lei entri nel terzo set e la partita cambi, l’Ancis vince tutti e 3 i set, anche se la sua prestazione non è brillante, infatti i primi 3-4 attacchi hanno tutti come bersaglio la rete e sembrano far capire che non ce n’è. Nel quarto Adriana è costretta a cambiarla con Maria, però suo è l’ultimo punto che chiude il match, preceduto da un diverbio con l’arbitro che poco prima non aveva convalidato il punto e forse quelle proteste dimostrano la poca serenità, ma risultano comunque utili perché ci permettono di capire che Giorgia è viva e può dare ancora molto.
Laura 6: Dall’Inizio Adriana le preferisce Alessia, poi Laura entra nel primo set sul 20-20 ma l’Ancis non riesce nell’intento di assicurarsi il set, nel secondo set subentra ancora ma sul 4-11 e forse finisce ancora peggio in un set dove la squadra non è mai scesa in campo, infine Adriana decide di cambiare radicalmente e lei gioca titolare nei tre set vincenti. Stavolta davvero meglio rispetto alle precedenti prestazioni, come si suol dire…più sul pezzo….più in palla di Alessia e la squadra sfrutta molto la voglia di riscatto di Laura e la sua determinazione. Magari ancora qualche attacco in meno quando la squadra vorrebbe giocare di più la palla e qualche dormitina in meno sottorete con un paio di palloni appoggiati in rete per mancanza di riflessi e/o reattività, ma nel complesso la prestazione è sufficiente. Ha il merito di cambiare il volto alla squadra (anche perché sembra una delle poche determinate e con la giusta “cazzimma”) e di farla giocare con più fluidità, certo forse non abbiamo giocatrici adatte ma mi piacerebbe che la squadra giocasse più palle veloci e meno pallettoni alti e lenti però naturalmente non tutti i tipi di gioco sono attuabili in ogni squadra e sempre….IN CRESCENDO
Piquè 6: Non vorrei elogiarla troppo, perché quando la squadra vince è sempre frutto del gruppo, il singolo non vince mai, anzi spesso ci siamo trovati in situazioni critiche e lei non è riuscita a trascinare la squadra nonostante la sua classe ed anche lei spesso ha le su pause “di riflessione”, però che sia stato il fato oppure no, la scintilla sembra essere scattata proprio quando Piquè è andata in battuta nel terzo set sull’8-13 per poi passare dopo 9 battute al 17-13 e scusate se è poco ma lì è iniziata un’altra partita, come se all’improvviso si fossero svegliate tutte dal letargo, la squadra ha preso fiducia e sono arrivati punti in battuta e su azione insomma, questa prova di coraggio, questa voglia, ha scosso l’ambiente. Poi Erika ha fatto i suoi punti in attacco, ma sinceramente a me è piaciuta più come si lancia a rompersi la testa in difesa che per i punti fatti, perché in attacco ormai ci ha abituato ai suoi punti e forse ultimamente ne fa anche di meno, ma in difesa da una grossa mano. Lavora sodo e con umiltà come poche e forse personalmente conosco più la voce del suo cane che la sua, a dimostrazione di quanto lavori più che parlare e che da Erika ci sia tanto da imparare nonostante l’età.
Sara S.V.
Roberta 6: In realtà la prestazione per me è da 5.5, più volte stavo per cambiarle il voto in proporzione alla qualità e quantità messa in campo, bene in battuta soprattutto nel quarto set e diligente nei suoi ruoli prima di opposto e poi di centrale, però l’ho vista ancora troppo lenta, troppo macchinosa. Non so se in rapporto al suo peso forma ideale abbia bisogno di calare ancora un po’ oppure il suo essere tranquilla la porta ad essere poco peperina sotto rete, ma la vorrei più veloce, più reattiva e che leggesse prima determinate azioni, però apprezzo molto il suo chiedere continuamente indicazioni, la cura maniacale del suo ruolo e della possibilità di variare il suo gioco. La sufficienza però è un premio per il suo adattarsi ai vari ruoli senza mai far una piega, senza brontolare e cercando di andare oltre i suoi limiti indipendentemente dalla posizione in campo. Altra atleta che con dedizione e sacrificio lavora senza mai parlare o sparlare e che potrebbe tenere corsi di formazione in merito alla professionalità in campo e non solo.
Alessandra 6: Sufficienza anche per ale, svolge egregiamente il suo compito, la carica non le manca mai ed ultimamente le ho visto prendere anche qualche palla in più a mani aperte in ricezione. Cerca di dare ordine in difesa e ci piacerebbe che, come successo in alcuni frangenti sabato, la vedessimo urlare e farsi sentire in campo più che per incitare, per chiamare i palloni mangiandosi le compagne che involontariamente occupano i suoi spazi, dimostrando così estrema sicurezza e trasmettendolo al reparto, in alcuni momenti l’abbiamo vista andare a raccogliere palloni anche non suoi, però le manca ancora lo sprint che avevamo notato ad inizio anno, forse non entro nel merito ma magari potenziare i muscoli delle gambe e delle braccia potrebbero darle quella fisicità ed esplosività che in campo a volte la rendono agile ma non abbastanza esplosiva. Legge bene match ed azioni ma tra lei ed il muro spesso sono scintille, da registrare…….:)
Sabrina S.V.
Adriana 5.5: Le scelte iniziali credo non abbiano pagato ed è giusto provare a capire quando ci sono degli errori, sempre che poi gli errori iniziali non abbiano portato alla reazione di chi era in panchina e si fosse sentita spodestata. Troppo ferma e immobile nei primi due set, indicazioni a go go, ma la squadra sembra farsi scivolare addosso i suoi rimproveri, certo nel suo stato conviene non agitarsi, però vorrei una Adriana più cattiva, se è vero come diceva qualcuno che la palestra è il luogo della non democrazia, in palestra nostra ce n’è fin troppa e non solo per colpa sua, ma deve tenere meglio le redini di questa squadra che non deve arrivare sotto 0-2 contro il Cava per poi reagire, ma deve imporre il proprio gioco le proprie idee sempre e dal primo pallone, con le buone o con le cattive, ma senza sconti o buonismo. Corregge il tiro in corsa inserendo gli elementi del sestetto base che decidono ad un certo punto di giocare finalmente e portare a casa almeno il minimo sindacabile, i 2 punti…..speriamo che dal girone di ritorno ci sia un’Ancis più decisa ed un’Adriana più incisiva e determinata, nel complesso dal terzo set bene la gestione del gruppo, le sostituzioni e le interruzioni di gioco, magari anche per lei non sarebbe male un po’ d’imprevedibilità da suggerire alle atlete che interpretano il match, così come in alcuni casi il cambiare troppo il giocattolo rischia di smontarlo.