Trincar-Ottavima 9° Giornata di campionato
Ancis profonda delusione
Mi dispiace ma stavolta non può essere un articolo simpatico, visto che ci sono momenti in cui non si deve sdrammatizzare, anche se parliamo pur sempre di una partita di volley, ma come dicevo in alcuni momenti c’è poca voglia di scherzare, di giocare, bisogna essere seri per poter analizzare un match che poteva e doveva andare diversamente, alla luce di un gioco che stenta a venir fuori e di un carattere che ancora latita.
Chi si aspettava un’Ancis vincente dopo le ultime prestazioni un po’ più confortanti si è illuso e ci è rimasto male, come forse me e Peppe che temevamo il match già da qualche giorno, perché come si suol dire in latino: O FIGL MUT O CAPISC A MAMM……..
Sapevamo che sarebbe stata dura, ma in cuor nostro speravamo che la squadra non avesse i suoi momenti di pura follia o suicidio, speravamo che sapesse uscire dalle difficoltà a testa alta e soprattutto ci saremmo accontentati di portare a casa pure 1 o 2 punticini, pur di muovere la classifica e passare un Natale un po’ più sereno, ma così non è stato.
Il problema è che dopo 4 mesi questa squadra soffre ancora della sindrome da BLACK-OUT, ovvero finchè questa squadra sente la fiducia intorno a sé e tutto va bene, gioca in scioltezza, gioca anche molto bene e riesce ad esprimersi a grossi livelli, ma appena qualcosa non va, ci si disunisce, ognuna comincia a giocare per conto proprio e soprattutto ognuna si impegna al massimo per sbagliare di tutto di più, naturalmente non che lo si faccia volontariamente, ma arrivano errori da seconda divisione, emergono limiti incredibili ed indescrivibili per i quali forse non sono state ancora coniate parole adatte, ogni atleta tira fuori il suo repertorio peggiore e non si riesce a venirne fuori.
Spesso non esiste una sola causa a questo male, ma sono numerose concause che agiscono affinchè vengano fuori questi errori macroscopici, dove ognuno di noi ha le sue colpe, la società, l’allenatore, la squadra, ecc……..possiamo stare qui a discutere di eventuali possibili errori su cambi fatti o da fare dell’allenatore, ma alla fine non abbiamo le prove che sarebbe potuta andare diversamente facendo altre scelte…con i se e con i ma….non si è mai andati lontano!!!
Alla fine in campo ci vanno le atlete ed è normale che il loro ruolo abbia un peso specifico nettamente superiore alle altre componenti in gioco, sia nelle vittorie che nelle sconfitte.
Il problema è la reazione che spesso manca, infatti personalmente stando spesso in panchina ho la fortuna di assistere da vicino a molte situazioni e mi rendo conto che sostituzioni, discorsi, parole, molto spesso scivolano addosso come acqua fresca, si pensa di voler reagire ed in campo si commettono gli stessi errori che un secondo prima l’allenatore aveva chiesto di evitare, almeno questo secondo me si potrebbe evitare…QUESTO E’ UN GROSSO LIMITE CHE CI PORTIAMO DIETRO.
Questa squadra ad oggi non ha ancora un vero leader che nei momenti difficili si carichi sulle spalle la squadra e la tiri fuori da certe situazioni difficili, però almeno se vengono date delle indicazioni è assurdo che dopo alcuni secondi si rifaccia lo stesso errore…..l’esempio classico penso sia stato il fatto che Adriana per ore ripetesse NON TIRIAMO Più LUNGO LINEA PERCHE’ ORMAI IL LIBERO AVVERSARIO BELLA E BRAVA, si era messa in posizione, aveva capito il giochetto e prendeva di tutto ma noi ci ostinavamo a non tirare diagonale.
Se pensiamo ad un primo set in cui abbiamo condotto per lunghi tratti per poi rischiare di buttare tutto nel finale e poi rimontare, ma anche al secondo dove ce la siamo giocata punto a punto per poi sparire nel momento decisivo, quando si tirano fuori gli attributi (anche se in ogni caso il set ce lo siamo giocato alla pari, se non siamo stati addirittura superiori), allora non potrò mai comprendere come si può soccombere così al terzo e soprattutto al quarto, quando ci doveva essere una riscossa o comunque si era capito che di fronte non c’erano fenomeni e che quindi qualcosa a casa si poteva portare tranquillamente, invece ne usciamo a testa bassa non per la sconfitta ma per la prestazione opaca, per gli ultimi due set così remissivi, senza voglia, senza mordente, ormai avevamo deciso di perdere e ci sentivamo talmente inferiori o indegni di affrontare una squadra che non aveva fenomeni al suo interno ma che alcune volte l’ha messa sulla provocazione, stressandoci e portandoci ad essere continuamente nervosi…..a questo poi ho aggiunto io 2 ciliegine rompendo auto ed orologio ed aspettando che il Napoli il giorno dopo completasse l’opera (senza contare la vittoria della Juve contro la pecorella Atalanta, trasformatasi in lupo qualche settimana prima contro Napoli ed Inter, ahahhaha)……
Comunque andiamo avanti, non che questa sconfitta non conti, anzi i punti persi contro Portici, Centro Ester ed Ottavima avranno il loro peso specifico alla fine, ma purtroppo il passato non si cancella se non con un futuro migliore, allora ora sotto con il doppio impegno di Nola e con Scafati, dove vorrei non fossimo vittime sacrificali se notate che anche il Centro ha strappato un punto all’armata FARI SALERNO, questo vuol dire che nel volley tutto è possibile, ma soprattutto dopo queste partite azzerate tutto….FESTE E RISULTATI, CI ASPETTANO ROYAL SALERNO E CAVA E Lì CI GIOCHIAMO MEZZA STAGIONE, Lì NON DOBBIAMO SBAGLIARE, NON ESISTONO REPLICHE O SCUSANTI…….NOI VOGLIAMO VINCERE!!!!!!!!!!