Trincar-Gimel S. Agata 14° Giornata di campionato
E’ un’Ancis double face
Si può essere ???? beh a Villaricca tutto è possibile…….. da noi si può giocare due set di buon livello, riuscendo ad essere attente, brave in tutti i fondamentali, esprimendo un gioco degno della categoria, mostrando azioni importanti, anche una certa personalità, mostrando inoltre carattere e voglia di vincere al cospetto di una Gimel che non era la prima della classe ma nemmeno l’ultima visto il +2 sull’Ancis, ma poi contemporaneamente si è riusciti nell’intento di perdere due set, che nella pallavolo può accadere per carità, ma almeno lottando, rendendo la vita difficile all’avversario e magari perdendo per errori magari banali o per bravura dell’avversario, non invece in un modo a dir poco indecoroso, non giocando proprio ed assentandoci per due “brevi” set e poi……????.....poi improvvisamente si ritorna in campo, si ritorna presenti a se stesse, torna la voglia di giocare misto alla paura di buttare una vittoria che sembrava ormai certa e magicamente si riconquista con le unghie e con i denti, come nella vita, quello che per cui ormai si avverte la sensazione di aver perso.
Ora gli spunti di riflessione, riguardano:
- QUAL’E’ LA VERA ANCIS? QUELLA DEI PRIMI DUE SET O DEGLI ALTRI DUE?
- QUALI I VERI MOTIVI DI QUEI CALI IMPROVVISI E CHE DURANO COSI’ TANTO (ed a cui da 6 mesi non riusciamo a trovare rimedio) ?
Personalmente non riesco a trovare una soluzione, nonostante io ci pensi e ci ripensi costantemente (notte e giorno), perché nessuno mi racconti di un calo fisico, in quanto se una squadra non è in condizione non riesce a fare quei 2 primi set ma soprattutto non reagisce più nel quinto set, perché se la benzina è finita….E’ FINITA PUNTO.
Io penso sia solo un problema mentale o come diceva Adriana di atteggiamento……..
Altro spunto di riflessione: come bisogna vederlo questo bicchiere alla LUCE DI QUELLO CHE E’ STATO E/O QUELLO CHE POTEVA ESSERE?
Si perché molte atlete e non, diranno: PRIMA DELLA PARTITA CHIUNQUE AVREBBE FIRMATO PER UN 3-2, ANZI VOCI DI CORRIDOIO DICEVANO “L’IMPORTANTE E’ TIRAR FUORI DEI PUNTI”, PERCHE’ LA GIMEL NON E’ UNA SQUADRA SCARSA E PERCHE’ L’ANCIS NON SEMPRE CI HA ABITUATI A RISULTATI IMPORTANTI NELLE SFIDE DECISIVE E NEGLI SCONTRI DIRETTI.
Mentre molti altri VicePresidente in primis diranno: SI MA STAVAMO 2-0 ED ANCHE SE LA PALLAVOLO E’ UNO SPORT IMPREVEDIBILE, L’ANCIS HA AIUTATO TROPPO L’AVVERSARIO NEL RIMETTERE IN PIEDI UNA PARTITA CHE SI DOVEVA CHIUDERE E PER SALVARSI SI DOVEVANO INCAMERARE I 3 PUNTI, VISTO CHE NEL VOLLEY LE QUALITA’ O CE L’HAI O NON CE L’HAI ED I PRIMI DUE SET AVEVANO DECANTATO VIRTU’ DI UN’ANCIS FORTE E CONVINCENTE.
Come sempre secondo me, la verità sta nel mezzo e ci vuole equilibrio, un equilibrio precario in casa nostra, in cui ogni azione, ogni pensiero o parola tende a spostare persone, umori o questa sottile linea tra la serenità e l’incazzamento continuo……o forse in alcuni momenti un po’ tutti siamo troppo passionali o pesiamo troppo le cose, quando dovremmo sorridere un po’ di più e prendere le cose per quelle che sono….E’ PUR SEMPRE UNO SPORT….UN GIOCO.
La verità è che l’Ancis è una via di mezzo, è una squadra che vuole salvarsi, che a momenti o a gruppi, lotta per raggiungere l’obiettivo principale, però ha dei limiti tecnici e tattici evidenti che vengono superati nel momento in cui la squadra si unisce e lotta per lo stesso obiettivo e con la stessa determinazione, UNITA.
Personalmente penso che tatticamente e tecnicamente sia una partita difficile da commentare, perché spiegare a chi non era presente l’evoluzione della partita è abbastanza complicato, visto che nei primi due set a me è piaciuto quasi tutto, buono l’approccio di Laura con una buona fluidità di gioco, bene i centrali soprattutto e stranamente anche a muro, bene le bande e l’opposto, molto grintosa e caparbia Erika, alti e bassi di Giorgia e stessa cosa con Maria, bene in difesa meno bene in attacco, poi con l’innesto di Giovanna abbiamo perso qualcosina in fase difensiva ma siamo diventati più propositivi e pericolosi in fase offensiva (almeno finchè ha tenuto la condizione atletica) e perfetta almeno in questi 2 set Alessandra che mordeva le caviglie come poche volte quest’anno andando a prendere anche palloni non suoi….ma poi? Mah chi lo sa, due set persi a 14 ed a 8 dove praticamente sembrava fossero entrate le controfigure, sembrava ce le avessero cambiate nel cambio di campo, però come diceva qualcuno quel sorrisetto sul 2-0 la dice lunga, questa squadra nel momento in cui si specchia dei propri pregi e della propria bellezza o si sente convinta di aver vinto e non gioca al 120% , subisce la forza degli avversari, perdendo più per demeriti propri che per meriti degli altri.
Infatti nel terzo set, nonostante fosse confermate la stessa squadra che aveva vinto i due precedenti, l’Ancis è andata nel pallone nonostante poi i cambi di Sara per Giorgia con Giovanna spostata di mano e Marica al centro per Simona, quest’ultima ad un certo punto completamente in confusione.
Nel quarto invece Adriana si è dovuta inventare Simona di mano, poi abbiamo cambiato il palleggio, ma la squadra non ha più dato segni di risposta, con indicazioni da parte di Adriana ormai inutili perché andavano a vuoto.
Nel quinto infine si è cercato di cambiare ancora con Roberta opposto, Simona riportata al centro insieme a Marica e con Giovanna di mano, finchè poi si è fatta male Erika, sostituita poi da Giorgia, il caso ha voluto che questa formazione atipica portasse a casa il set quasi abbastanza agevolmente.
Però come direbbe qualche illustre tecnico, la pallavolo femminile è fin troppo uterina, di conseguenza il convento in questo momento questo passa e bisogna prendersi questo, forse tutti i pensieri sono allo stesso modo condivisibili e criticabili…..quello di Peppe deluso perché in palestra si deve lavorare per appropriarsi di una mentalità vincente e non sprecona ed è giusto non accontentarsi mai….. i perdenti si accontentano o come diceva una canzone CHI SI ACCONTENTA GODE COSì COSì, però non bisogna far tanto rumore per nulla, IO PENSO CHE VINCERE AIUTA A VINCERE ed anche se nella tabella degli addetti ai lavori, in queste 3 partite (Salerno, Cava e S. Agata c’erano forse almeno 6 punti (ne abbiamo presi solo 4), anche 2 vittorie possono dare la svolta al nostro campionato almeno in termini di umore ed entusiasmo), così come capisco Adriana delusa dall’atteggiamento, perché puoi perdere un set in modo evidente e con grande scarto punti, ma poi devi reagire non puoi abbandonarti, sembrando quasi strafottente ed è giusto che un tecnico cerchi queste migliorie, ma sono anche da capire le atlete che comunque hanno portato a casa una vittoria e cercano un clima di fiducia intorno e non spalle voltate a destra e manca…..
In ogni caso un caro amico ha detto che ci restituirà il punto perso……..
Ma voi di che partito siete? UN PUNTO PERSO O 2 GUADAGNATI SABATO SCORSO?
p.s. L’ultimo punto sabato me lo sono tirato alla grande…..l’arbitro prima di fischiare vide che istintivamente (perché veramente l’avevo vista fuori) alzai le mani chiedendo il fuori e fù indotto in tentazione, infatti subito in segreteria mi disse: MA ERA REALMENTE FUORI?
p.s.s. Comunque per chi (Adriana e Peppe JJ) dice che non faccio nulla, l’arbitro sabato si è lamentato, ha detto che tra segnapunti, formazioni da recuperare, palestra che gocciolava, intervento ghiaccio in campo, acqua da recuperare negli spogliatoi, ecc. faccio troppe cose…..ahahah so soddisfazioni ahahahah