Trincar-Accademia Benevento 2° Giornata di campionato

21.10.2012 11:05

Ancis senza mordente……

 

Squadra troppo rinunciataria, senza mordente e senza grinta, quella che ha affrontato il 21 Ottobre 2012 alle ore 18.00 l’Accademia Benevento.

Sapevamo che l’avversario non era dei più facili, ma dopo: la sconfitta nella prima giornata dell’Accademia, la rinuncia a disputare il campionato di B2 conquistato sul campo e le notizie di mercato, dove è stato ceduto qualche elemento fondamentale tra cui la Iadarola anche se poi al suo posto è stato acquistato un altro posto 4 più giovane e degno di nota, si sperava di poter strappare qualche punticino o almeno di mettere un po’ in difficoltà l’avversario, invece per il Benevento è stato tutto fin troppo facile.

Troppo spesso le ricezioni, anche le più semplici non sono state all’altezza, mettendo spesso in difficoltà la palleggiatrice che numerose volte non è riuscita nemmeno a poter costruire l’azione per l’attaccante di turno, così come in battuta l’Ancis non è stata mai all’altezza, spesso sbagliate o palle alte e lente che chiunque avrebbe ricevuto senza la minima difficoltà (purtroppo bisogna battere bene e palle taglienti per creare problemi)….e tutto ciò fa parte di 2 fondamentali della pallavolo, dove si sarebbe potuto avere un attacco fortissimo ed un palleggiatore di categoria superiore, ma se non ricevi e non batti bene hai poca speranza.

Inoltre vorrei capire (non so se è stata solo una mia impressione) quelle facce  tristi alla Barbara D’Urso, quasi da  funerale a cosa erano dovute? Forse era semplicemente tensione, ma anche in questo caso non ne vedo il motivo, visto che la speranza e la voglia di far punti deve esserci sempre, perché è più facile far punti quando non te lo aspetti che nelle partite scontate, però nessuno aveva chiesto una prova di forza, una verifica o la necessità di far punti a tutti i costi con l’Accademia.

Ci può stare tranquillamente una sconfitta e non bisogna fare né processi né ci saranno sentenze, però nonostante la buona prova dell’Accademia, l’Ancis ha prestato troppo il fianco.

Personalmente ho seguito tutti gli allenamenti, amichevoli e quant’altro e mi sento di dire che forse tranne Saviano, non avevo visto ancora l’Ancis fare errori così grossolani e banali.

Troppo spesso si veniva sorpresi da palle facilmente difendibili, si sbagliava il semplice appoggio oppure semplicemente si sbagliavano le posizioni in campo, mi è sembrato molto un problema mentale, di concentrazione, con cali assurdi e soprattutto la squadra stavolta se posso fare una piccola critica non mi è sembrata dar tutto in campo………..sempre con il freno a mano tirato.

Il primo set è stato davvero imbarazzante, con parziali anche di 8-10 punti, dove già sul 6-14 la squadra mi è sembrata rinunciare al set ed avere già la testa al set successivo, mentre la mia esperienza mi insegna che spesso questi set vengono rimontati se si ha la voglia, la grinta e la determinazione per non mollare mai.

L’unica resistenza Ancis si è avuta nel secondo set quando la squadra, forse minacciata dalla solita  tranquilla Adriana,  ha cominciato a giochicchiare un po’ , restando in gara fino al 19-20 e mostrando qualche spunto della vera Ancis, ma poi è calato di nuovo il  buio, causa le solite amnesie difensive e la poca lucidità.

Il terzo infine è stato solo il sigillo di una breve ma intensa agonia, dove sembravamo tutti invitati alla festa del villaggio, ma nessuno conosceva il motivo della festa e quasi sembrava inutile l’aver interrotto una domenica così e l’aver abbandonato le famiglie solo per motivi di calendario o per essere una vittima sacrificale.

In ogni caso basta rimuginare, oggi è già un nuovo giorno per scrivere una pagina nuova di quest’Ancis….è giusto pensare e riflettere sui propri errori ma è ancor più giusto cercare di risolverli ed andare avanti, era una sconfitta messa un po’ in preventivo e con la solita serenità ed ottimismo guardiamo avanti, perché questa squadra se gioca al 200% sa dare grosse soddisfazioni, ma se si accontenta del 100% va in affanno.

Speriamo di recuperare le giocatrici non al meglio, di avere l’organico al completo e non una panchina semideserta (tranne Carmine ed Amato, non tesserati come atlete) e sono sicuro che se sorridiamo un po’ di più (non quando facciamo gli errori, lì non mi sembra il caso), cercando di divertirci ed eliminando quel filo di tristezza che sembrava così chiaro sul volto di molte atlete (anche se poi magari non era così)….io dico che quest’Ancis è destinata a divertirsi ed a divertire…..nonostante i mille handicap con cui parte…..FORZA RAGAZZE SIAMO TUTTI CON VOI