Saviano Trincar 1° Giornata coppa Campania Seconda fase
E come direbbe qualcuno: NOI VINCIAMO UN SET SI E UNO NO………
Siamo un po’ una lampadina che si accende e si spegne in relazione a quante volte siamo in grado di premere l’interruttore, oppure a volte funzioniamo sotto minaccia del mister che proponeva 10 ore di allenamento non stop sabato, nel caso in cui non avessimo vinto nemmeno un set.
Diciamo che siamo una squadra simpatica..…con noi le emozioni positive e negative non mancano mai.
Possiamo iniziare dal segnapunti casalingo mancante ed io che una volta tanto, libero da ruoli, ero stato così furbo da far mettere Amato in panchina per godermi la partita e per fare il mio pagellone con tranquillità ed invece sono costretto a salvare gli avversari evitandogli 100 euro di multa o giù di lì, oltre a tenere a bada la signora al mio fianco con gli occhi spalancati che voleva imparare a fare il referto in pochi minuti, oltre a sbagliare sistematicamente a mettere il punteggio (a favore dell’Ancis)……oltre a dover tenere a bada l’istinto da ultrà in me presente!!!!
Sinceramente mi aspettavo, un po’ per le doti del Saviano, un po’ perché l’Ancis è in piena ricostruzione, che il Saviano facesse un sol boccone di quest’Ancis, anche perché dall’altra parte del campo in ogni caso c’era gente che aveva 10-20 anni di pallavolo sulle spalle e soprattutto tanta C ed anche a discreti livelli, però poi pian pianino l’Ancis mi ha fatto sperare.
Sia nel primo set che nel terzo ho visto una squadra che da sola si è sentita grande, forte ed esperta, ma soprattutto una squadra che aveva voglia di lottare e sudare( non troppo perché si sente poi…..), un’Ancis che non ha pensato troppo a chi aveva di fronte, ma solo a seguire le indicazioni della volpe che ha in panchina, un’Adriana che non sta mai ferma, mai tranquilla e che zampilla di idee……
Però alla lunga è venuta fuori l’esperienza del Saviano, le doti di alcuni singoli, come la seconda palleggiatrice, Petillo, che in battuta ha creato scompiglio nell’Ancis, oltre Annalisa in buona forma.
Però sono orgoglioso di questa squadra, che è vero ha regalato 2 set agli avversari con errori che una squadra che vuole salvarsi e sa di non essere composta da fenomeni, non può commettere, ma è anche vero che ha portato a casa un set (lo so sono briciole, perché in campionato un set non dà punti e poi si è comunque perso) e un altro set è stato perso un po’ per sfortuna un po’ per sviste arbitrali.
Questa coppa Campania che ha poca importanza per chi come noi ha la testa occupata da altri pensieri ben più importanti, deve servire come allenamento per crescere, come rodaggio per trovare la giusta amalgama ed il giusto feeling in una squadra tutta nuova e molto giovane, a cui le pressioni possono solo nuocere e che per poter crescere devono lavorare con tanta serenità in corpo, sapendo però di dover sempre sudare la maglia e dare tutto finché si sta in campo.
Questa settimana abbiamo cambiato il tattico in panchina ed i risultati si sono visti, senza l’aiuto di Frustalupi Vollaro Carmine ma con la formazione fatta dal suo sosia (Amato) abbiamo beccato 3 pappine……un dirigente un po’ agitato che in panchina ha un paio di volte gridato: OOOOOOOOOOOOOOOO al palleggio della Tatarella (svergognato dopo tutto quello che ha fatto per noi l’anno scorso) proprio lui che richiama spesso i dirigenti scalmanati che di solito sono in panchina, meno male che poi è stato distratto da qualche riccio in tribuna…….
In ogni caso con il pubblico al limite della capienza……PALESTRA SEMI VUOTA………. L’Ancis ha fatto la sua quasi onesta partita, con meccanismi ancora da registrare, ma ci penserà Adriana a crocifiggerle con calma, in un sabato di allenamento: l’Ancis’s Day.
Personalmente ho visto una squadra (l’Ancis) che ha difeso meno del solito e non ha saputo ripartire come al solito, ho visto commettere errori che dopo tutto quello che si fa in settimana non devono esistere e purtroppo questa squadra quando va nel pallone non ne esce più, finché gioca punto a punto continua a combattere forse mettendoci cuore e passione, ma appena va sotto di 3-4 punti è la fine, finisce in un abisso, nel buio totale e non ne esce più, il simbolo forse è stata Alessandra che ad un certo punto ha cominciato a sbagliare palloni che di solito prende ad occhi chiusi e non ha reagito nonostante la palla fosse sempre la stessa, ma lei non riusciva nemmeno a ricordarsi o a trovare la posizione, meglio invece Simona che ormai si sta adattando al ruolo ed almeno in fase d’attacco sempre essere più propositiva…..a questa squadra però manca ancora la coscienza del gruppo, il capire che tutto va fatto insieme e con tranquillità, ci si deve aiutare di più e capire che tutti insieme “centimetro dopo centimetro” si esce da certe situazioni anche in partita, ma appena ognuno gioca per conto suo e ci si slega….la nave affonda…….FORZA RAGAZZE RESETTIAMO TUTTO….ALLA CONQUISTA DI MASSA LUBRENSE